martedì 15 novembre 2016

Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo che sto vivendo: grazie mille.

Ave, o' popolo! 
La nostra giornata ormai volge al termine e finalmente trovo il tempo per mettermi a scrivere qui sul blog.
Se volete restare aggiornati su tutti i miei "spostamenti", vi consiglio di seguirmi anche sulla mia pagina facebook e sul mio Instagram, che aggiorno molto più spesso del blog (soprattutto Instagram).
Bene, passiamo subito al resoconto!
Buona lettura! 

Prima di andare a dormire, ieri sera mi è sorto un gigantesco dubbio: "Ma siamo sicuri che il treno delle 8.20 passa?" 
Così, per sicurezza, sono andata controllare sull'applicazione SNCF e... avevo ragione a non fidarmi! 
C'è sì un treno alle 8.20, ma che dovrei fare? Andare fino a Langon e da lì prendere un altro treno per arrivare fino a Bordeaux: in pratica allontanarmi per poi riavvicinarmi.
Dimmi, dimmi che senso ha?
MAH! 
A questo punto, sconsolata, fisso la sveglia per le 6.00 e vado a dormire...

Poche ore dopo (pochissime) mi sveglio grazie alla voce di Russell Crowe che canta "Stars". 
Nervosa, mi alzo: oggi è il mio secondo giorno di scuola.
Rapidamente mi preparo, prendo le mie cose e vedo che Ca. è ancora in casa e sta per accompagnare A. a scuola.
Il mio cervello si mette rapidamente in moto e prima che possa rendermene conto mi ritrovo a chiedere un passaggio per la stazione. 
Così, anziché prendere il treno delle 7.16, prendo il treno delle 6.43 assieme alla "mia" bimba. 
Mezze addormentate entrambe, facciamo un viaggio tranquillo, chiacchierando di tanto in tanto. 
Una volta raggiunta gare Saint Jean, A. mi accompagna da Paul, una catena che fa croissant, dolci, bevande calde, panini, insalate: insomma, una specie di Starbucks francese.
Stamattina decido di darmi alla pazza gioia: cioccolata calda, una Cannele e una Tarte Sucrée che somiglia molto a una focaccia, ma dolce. 



A questo punto, A. ed io ci separiamo: lei va a scuola e io rimango un'oretta buona da Paul.
A far cosa?
Principalmente navigo su internet, guardo Instagram, mangio la mia colazione e cosa più importante cerco una libreria che sia aperta a quell'ora del mattino e che, possibilmente, sia vicino alla scuola.
Passata un'ora, sono stufa di stare seduta in quel locale piccino ed accogliente, così prendo il tram C e scendo a Quinconces, la fermata vicino Rue Sainte Catherine.
Signori e signore... il panorama che mi aspetta è spettacolare. 
Scatto immediatamente due foto della via, poi mi sposto e fotografo la piazza che dà su quello che credo sia il ristorante di Gordon Ramsay e fotografo anche quella. 
Rimango incantata da tutto quello, il cuore che mi esplode di gioia, felicità.
Qui, a Bordeaux, finalmente mi sento bene, sento di aver trovato il mio posto nel mondo e sono in pace con me stessa.
Qui, a Bordeaux, nonostante io sia lontana dalla famiglia e dai miei amici, sono felice. 
E' qualcosa di difficile da spiegare, seriamente. 
E' come se, dopo anni e anni, finalmente io abbia trovato uno scopo, qualcosa in cui riesco bene.
Qualcosa per cui vale la pena vivere.
E sapete qual è quel qualcosa?
Semplicemente me stessa.
Perciò, Bordeaux, grazie.

Dopo tutti questi sentimenti scaturiti da queste semplici foto, finalmente entro in libreria.
Da brava drogata quale sono, ne esco dopo venti minuti con due libri.
Quali?
"L'amitié des mots" di Erik Orsenna e "La fille du train" di Paula Hawkins (troverete entrambe le foto a breve su questo instagram ).
Con il sorriso sulle labbra, mi dirigo verso la scuola.
Qui inizio a fare conoscenza, chiacchiero con alcune ragazze e l'unico ragazzo che c''è e svolgo la mia lezione.
Finita la mattinata, torno alla stazione Saint Jean. 
Sollevo lo sguardo e... e niente, resto imbambolata a guardare il mega poster di "Gli animali fantastici" con Colin Farrell in primo piano.
Dovete sapere che sto sviluppando una vera e propria ossessione per questo uomo.
Seriamente.
Già di mio sono ossessionata con Harry Potter, ora che c'è pure lui... basta è la fine. 
Rimango qualche secondo a sbavare sul poster, poi mi riprendo, mi do un certo contegno e vado in sala d'attesa, poi quando finalmente il treno viene annunciato mi dirigo al binario.
Faccio il mio bel viaggetto, arrivo alla stazione e qui mi faccio il mio bel quarto d'ora \ venti minuti di passeggiata in mezzo alle vigne per raggiungere casa.
Molti sarebbero schifati dall'essere circondati da sole vigne, ma io -sinceramente- sono semplicemente incantata da tutto ciò.
Raggiungo casa e posso finalmente rilassarmi un pochino.
Quando si fanno le sei meno dieci, vado a prendere il piccolo C. a scuola e A. in stazione.
Torniamo a casa tutti assieme e ci dividiamo i compiti: Ca si occupa di A. (l'aiuta a studiare pianoforte), R. fa la doccia al piccolo C. e io preparo la cena.
Per concludere, vi lascio con questa fantastica vellutata di carote e patate!
A domani! 



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