martedì 13 settembre 2016

Coppa Alaska o Coppa Brownies?

Buona sera!
Io non so seriamente che cosa dire: 3'500 visualizzazioni da domenica!
Non ci credo ancora!
Beh... non posso dire molto, se non continuare a ringraziarvi.
State dimostrando un interesse per il mio blog che non avrei mai immaginato e... e niente, continuerò a scrivere le mie avventure.
Vi lascio ancora una volta il io instagram: elyl90.

Dopo un mattino all'insegna del puro e sacro cazzeggio, all'alba delle due ho deciso di attivarmi e -quanto meno- pranzare.
Così mi sono diretta in cucina, ho aperto il frigo e mi sono ritrovata davanti a tutto questo ben di Dio. E alla fine che cosa ho deciso di fare? Una semplicissima pasta al pesto: rapida e squisita!
Prendo la pentola, ci metto l'acqua, aspetto che l'acqua bolla e prendo la pasta. Quanta ne faccio? Siamo in due quindi... ma sì ! 500 gr per due bastano! Che poi è pasta fresca, quindi non posso mica aprire la confezione e lasciarla lì, eh! E così 500 gr di pasta sono finiti in pentola.
Preparo il tavolo, metto il pesto nel piatto e scolo la pasta che, in effetti, è davvero tantina...
Vabbè, non importa: ce ne sarà anche per stasera!
Mangio la mia bella pasta col pesto dopo averla fotografata e averla postata su instagram (sì, sono una di quelle che fotografa e documenta ogni cosa che fa), poi arriva mio fratello. Gli servo la pasta e gli faccio compagnia mentre pranza, poi -dal momento che io ho cucinato- a lui tocca lavare i piatti: gli accordi sono accordi! Se io cucino, lui lava i piatti; se lui cucina (cosa che non succede mai perché si sveglia sempre dopo di me dato che lavora fino a tardi) io lavo i piatti. 
Bene.
Dopo essermi rifocillata è il turno del maledetto drago sputa vapore incandescente: il ferro da stiro.
Vado in taverna ed eccolo lì, che mi guarda cattivo e instancabile. 
Sembra quasi sorrida malvagio, come se stesse dicendo: "Te la farò vedere io, Elisa." 
Rabbrividisco per un secondo e la temperatura nella stanza pare abbassarsi.
Mi guardo attorno, come per vedere se c'è qualcuno oltre a me e al ferro da stiro, ma siamo solo noi due.
Scuoto il capo e m'avvicino all'oggetto del male con passo lento e furtivo.
Lo riempio con l'acqua distillata, poi lo attacco alla corrente e lo accendo.
Ed ecco che inizia subito a fare dei versi inquietanti! 
Il maledetto drago sputa vapore

Ma che avrò fatto di male, per meritarmi tutto questo?
Mi mordicchio il labbro inferiore e afferro i vestiti da stirare, usandoli come scudo per un eventuale attacco, ma niente: è tutto frutto della mia immaginazione.
Per questa volta sono salva.
Tiro un sospiro di sollievo e aspetto che il drago sputa vapore sia pronto e quando lo è... beh, inizio ad utilizzarlo.
Fa versi strani, emette vapore, si ribella, perde acqua di tanto in tanto.
Combattiamo a lungo, all'ultimo sangue, ma alla fine è del tutto inutile: esco perdente da questa lotta poiché scaglia il suo ultimo attacco, il getto di vapore continuo.
E così, infine, perdo miseramente e sono costretta a interrompere il mio stiraggio.
Desolata, spengo tutto e m'allontano dal campo di battaglia.
Torno in salotto e... UNA LUCERTOLA!
Non che mi facciano schifo ma... questa è viva.
Saiga, la gattina di casa, ne ha portata una in casa, ma non è riuscita a frastornarla \ ucciderla \ finirla.
Così vado in cucina, prendo un fazzoletto e inizio a rincorrerla per il salotto al grido di "NON SCAPPARE, SCIOCCHINA! TI VOGLIO SOLO SALVARE!"
Alla fine riesco a prenderla e la lancio fuori dalla porta, dicendole un molto Gandalfiano: "Fuggi, sciocca!"
Vado in cucina, finisco di sistemare le cose che mio fratello ha lasciato da sistemare, scopo il pavimento della cucina e torno in salotto e... la lucertolina è stata portata lì da Saiga.
Alla fine riesco a salvarla e ad un altro Gandalfiano "Fuggi, sciocca!" riesco a buttarla fuori casa.

La coppa Alaska
Ridendo e scherzando s'è fatta ora di cena.
Mi cambio e mi dirigo all'Old Wild West dove ho appuntamento con una mia amica.
Parliamo di molte cose, di come sono diventata una Au Pair, di come stanno andando le cose e di tanto altro.
Giunge poi un momento sacro: la scelta del dolce.
COPPA ALASKA O COPPA BROWNIES?!
Quale delle due?
Non sto scherzando, ho passato almeno almeno cinque minuti a rimuginare su quale delle due prendere.
Alla fine la mia scelta è ricaduta sulla Coppa Alaska (solo perché c'è la Nutella, cosa di cui vado pazza).


E così un'altra giornata è finita.
Mancano solamente nove giorni alla mia partenza ed io non vedo l'ora.
Il tempo passa in fretta ed io sono sempre più emozionata.

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